Liana Galeotti ha raggiunto una propria fisionomia pittorica attraverso un colore luminoso e intriso di luce, una nitida definizione di simboliche vele che si liberano su mari dai profondi blu, mentre si stagliano gonfie di vento su sconfinati orizzonti. ... Si scopre il fascino del mare, della navigazione a vela, della luce che accende le immagini limpidamente risolte.
... Le sue composizioni, prima modulate e poi segmentate, sono così sicure e l'enfasi vi è così equilibrata che la distinzione tra forma e colore è quasi un soffio. Eppure, nel movimento impercettibile concesso all'occhio, da una struttura gestaltica di forme, gli spostamenti dal colore vivo a quello più pallido, esse ricostruiscono, in forma espressiva i concetti di mutamento e stabilità, di attività e di quiete che sono alla base della raffigurazione contemporanea più significativa.
... Testimonia la sua scelta poetica con una forte consapevolezza dell'importanza di coniugare forma e colore, cercando di abbattere le barriere dello spazio incorniciato attraverso formulazioni di notevole effetto.
... Le vele - sogno di libertà - di Liana Galeotti che in modo personale, lineare e nitido racconta a suo modo la "Coppa America" con quel misurato ma vigoroso gioco di blu e di bianchi, in cui vanno a confondersi e a far corpo unico il moto degli oceani, le voci del vento e la fissità del cielo.
... E il mare, l'instancabile fratello di baudeleriana memoria, la gamma di indeterminati soffi vitali di azzurro, si riversa dalla tela con innocente primigenia fragranza per indicarci ancora la misura dell'infinito, per invogliarci in sfide non ancora tentate ma rientranti nel succedersi ciclico e saggio delle cose che prendono vita dal mantice materno dell'origine del mondo.
... Il mare come simbolo dell'infinito, il mare come fonte di energia, il mare come specchio dell'animo umano con le sue inquietudini, con i suoi schiaffi, con i suoi moti amorosi e sul mare, una due, tre vele bianche, l'eterno peregrinare dell'uomo, con il suo ancoraggio ad una figura geometrica, che il vento può rendere soffice e morbida, può trasformare nell'ala di un gabbiano. Un desiderio, un sentimento, un amore che si trasferisce sulla tela, diventa pittura....
... Ci descrive tutto il suo amore per il mare e per le barche a vela. Nelle sue tele lo spettatore ha la sensazione di poter cogliere l'odore della salsedine e di distinguere il rumore delle vele frustate dal vento.
... Crea un contrasto onirico tra il mondo reale e quello desiderato, tra mare e natura, alla ricerca di rasserenante libertà e purezza.